Tuesday, January 23, 2007

Simone Greco
Fra' Diavolo. L'estetica della guerriglia
Bevivino, 10 euro

La figura leggendaria di Fra' Diavolo mi è nota da ben prima che potessi sentire il suo nome in una lezione di storia: ricordo mio nonno, anni fa, raccontarmi delle imprese del brigante suo compaesano. Entrambi erano originari di Itri, e non solo: i Cardi, miei avi, erano una delle famiglie presso cui Fra' Diavolo era solito radunarsi con i suoi uomini.
Ha attraversato ormai due secoli la fama di Michele Pezza, diventato quasi per caso un assassino, e per vocazione guerrigliero in difesa dei regnanti Borboni contro l'invasore francese, dalle soglie del XIX secolo in poi, per sette, gloriosi anni. Non sembra mai venir meno il piacere della narrazione, di raccontare e far rivivere fatti vissuti, e poco importa se sono distorti dalla leggenda: è pur sempre un modo per gli esseri umani di parlare di se stessi e di ciò che sta loro a cuore.
È questo piacere che anima la collana di originale concezione "Wanted", in cui l'editore Bevivino raccoglie storie che provengono dall'immaginario collettivo, nate di recente (come le imprese della banda della Uno bianca raccontate nel primo volume pubblicato – cfr. "M- Rivista del Mistero" n. 15), oppure risalenti a epoche lontane come quella del brigante di Itri. A corredare la narrazione è l'illustrazione a fumetti di uno degli episodi più coloriti del racconto. Simone Greco, autore di Fra' Diavolo, si basa su una ricca documentazione, ma il suo libro è lontano dall'essere un saggio, e contemporaneamente prende le distanze dall'aneddotica pura. In un volume di agile lettura, poco più di cento pagine, tratteggia un ritratto appassionante di Michele Pezza come uomo e come incarnazione di valori sociali e politici. Il suo fascino del male gli derivava dal rappresentare ciò che né l'inefficiente re di Napoli né il popolo mediocre avrebbero potuto mai sognare di essere: un eroe disposto al sacrificio di sé per la difesa della propria terra, una personalità sanguigna e determinata, del cui carisma erano prova sia il grande seguito ottenuto nelle campagne, dove egli raccoglieva le proprie squadre di guerriglieri, sia l'aura quasi soprannaturale che circondava la sua figura. Un uomo pronto a punire i francesi per il loro ateismo, sebbene con metodi molto distanti da qualsiasi etica cristiana...
Il popolo, quel popolo che Fra' Diavolo, a fasi alterne acclamato e abbandonato, disprezzava in quanto "si piegava a ogni soffio del vento", sembra essere il vero narratore del racconto. All'asciuttezza del cronachista, Greco riesce a unire una particolare cadenza che riproduce, con le sue espressioni desuete o colloquiali e le sue ripetizioni, la voce di chi delle imprese del brigante fu testimone diretto o, più spesso, per sentito dire. Come un moderno cantastorie.

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