Tuesday, January 23, 2007

Paola Barbato
Bilico
Rizzoli euro 17,00

Thriller di ambientazione americana con c0mplessi di inferiorità rispetto a quelli “veri”. Storie di polizia bonaria all’italiana, disturbanti come una pizza margherita. Bilico, per fortuna, è distante anni luce dagli uni e dalle altre. Nello sconvolgente romanzo d’esordio della Barbato, già sceneggiatrice di Dylan Dog, l’anatomo-patologa e psichiatra Giuditta Licari indaga su un efferato serial killer che apparentemente sceglie le sue vittime a caso. Nessuno è all’altezza della genialità della dottoressa, personalità dominata da una profonda curiosità verso gli altri esseri umani, eppure gelida nel suo distacco analitico. Nessuno ne è all’altezza tranne l’assassino, che ingaggia una lotta a distanza con Giuditta, riuscendo a coinvolgerla anche sul piano personale.
L’autrice prende dichiaratamente le distanze dalle eroine belle e idealizzate delle serie televisive statunitensi: la sua protagonista è una donna dall’aspetto scialbo, preparatissima e metodica, che gli altri giudicano solida e prevedibile. È la sua vita privata a rivelarsi, ma solo al lettore, piena di ombre. La Barbato snobba altresì le soluzioni di comodo dei “romanzacci di serie B” e costruisce un elaborato marchingegno narrativo davvero sorprendente, che non lascia scampo al lettore e, seducendolo con le lusinghe di una storia larger than life, lo coinvolge in situazioni agghiaccianti che lasciano un retrogusto amaro di reale. La sua forza sta nel non arretrare mai davanti agli eccessi del male. Alla domanda “chi sono i mostri?” risponde tratteggiando un’umanità di varia natura ma tutta ugualmente ambigua: nessuno si salva.
Bilico, come le migliori storie “nere”, indaga il lato non solo oscuro, ma inconoscibile dell’animo umano, in cui albergano impulsi e desideri insieme a qualcosa di più inquietante ancora: il nulla.

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