Monday, January 22, 2007

ANNELIES VERBEKE
Dormi!
Instar, pp. 151, € 13,80
Traduzione di Laura Pignatti

Olandese, classe 1976, Annelies Verbeke esordisce nella letteratura dopo un’esperienza come sceneggiatrice. La sua opera prima, acclamata in patria dove ha vinto un premio come miglior debutto del 2004, è un romanzo breve dal sapore intenso. La storia è quella di Maya e Benoit, una giovane donna e un uomo di mezz’età uniti dal medesimo problema: una perenne, invalidante insonnia che li porta a incontrarsi – è destino?, a capirsi al di là delle differenze, a perdersi e ritrovarsi e a sperimentare un insolito rapporto sentimentale. Forse. Nel frattempo, varie disavventure li porteranno ognuno per suo conto ad affrontare a viso aperto i propri fantasmi, per giungere a un capovolgimento delle rispettive vite.
L’invenzione principale della Verbeke è di scegliere un punto di vista particolare, quello dell’insonne, e di portarne fino in fondo le conseguenze. La vita quasi priva di sonno rappresenta il tormentoso ma prezioso accesso a zone inesplorate della coscienza e del mondo. All’inizio del romanzo, Maya, per noia e per spregio, riscopre la propria parte infantile suonando i campanelli delle case nel cuore della notte. Da qui in poi è un progressivo allontanarsi dalla luce del giorno, e della razionalità. Maya e Benoit verranno a contatto con le persone che vivono ai margini della società, facendo esperienza essi stessi della follia e della marginalità. E’ proprio in queste zone d’ombra che, secondo l’autrice, risiede l’essenza stessa dell’umanità.
Originale senza compiacersene e toccante senza sentimentalismi, Dormi! è un libro imprevedibile, divertente più che cupo, intriso di una ironia che è una vera e propria filosofia di vita, e di scrittura. L’autrice condivide con i suoi, evidentemente amati, personaggi la freschezza e la libertà di idee e di sentimenti. Una simbiosi che gioverebbe a tanti scrittori giovani (e non).

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