Friday, August 12, 2011

Robert Macfarlane
Luoghi selvaggi - In viaggio a piedi tra isole, vette, brughiere e foreste
Traduzione di Duccio Sacchi
Einaudi
Pagine 322, € 21

“Era un luogo perfetto per un sognare profondo.” Così Macfarlane descrive Skellig Michael, isola sulla costa occidentale dell’Irlanda e sede di uno dei più affascinanti e inaccessibili monasteri, che colpì anche l’immaginazione di George Bernard Shaw. È presto chiaro al lettore che cosa davvero interessa all’autore nei suoi viaggi tra i luoghi selvaggi del titolo, sparsi tra Inghilterra, Scozia e Irlanda: scoprire – e fare esperienza di – posti in cui l’animo umano possa trovare una corrispondenza inedita, dove la mente venga indotta a pensare e immaginare in modi nuovi.
Non si tratta di una guida turistica sui generis, dunque, ma di una serie di “mappe narrative” che descrivono i luoghi come vengono percepiti da chi li percorre. Le foreste, paludi, valli eccetera che Macfarlane attraversa non sono solo posti banalmente descrivibili come incontaminati e inusuali, ma anche nuovi paesaggi mentali. Nella sua visione la natura è più grande, antica e potente dell’essere umano, è indifferente alla sua sorte, ma l’uomo rimane tuttavia il suo interlocutore privilegiato e da essa trae sentimento, ispirazione, interrogativi, inquietudine ma anche senso di pace. L’autore si rifà a vari artisti, scrittori, studiosi che attraverso i secoli si sono interrogati su questo rapporto tra noi e la natura, che hanno descritto, per quanto possibile, le esperienze rivelatrici e profondamente individuali che nascono da questa corrispondenza con un luogo. Macfarlane alla fine va oltre, trovando sprazzi di selvaticità anche negli scenari urbani, nelle città e nei cortili. Perché dalla selvaticità, in quanto specie umana, veniamo e in essa, un giorno lontano, torneremo.
Scritto con uno stile vivido e a tratti lirico, Luoghi selvaggi è il libro ideale per gli spiriti contemplativi, per le persone considerate un po’ folli, visionarie, fuori moda, in realtà alla ricerca di un significato che vada al di là del contingente parlandoci di un mistero senza tempo.

No comments: