Thursday, July 26, 2007

Phil Lamarche
American Youth - Un omicidio involontario
Bompiani, euro 16,00
Traduzione di Ettore Capriolo

“...Rimanevano soltanto gli alberi indesiderabili – quelli giovani, quelli rovinati o contorti, quelli marci o malati.” Con questa potente immagine si apre American Youth, la storia dell’adolescente Ted e della sua improvvisa e repentina scoperta della dimensione adulta. Giovane e rovinato si ritroverà a essere quando un incidente con un fucile di casa, mostrato per farsi bello agli occhi di due amici fratelli, costerà la vita a uno di loro. Mentre la madre cerca vanamente di proteggere Ted dalle sue responsabilità morali e legali, il ragazzo viene avvicinato da un gruppo di coetanei – l’American Youth – fanatici conservatori, dediti a violente attività moralizzatrici nella piccola comunità, che ne fanno un simbolo suo malgrado. Toccato dalla tragedia, dalla violenza e dal dolore, egli è costretto a fare esperienza di una realtà complessa e tutta da decifrare, un paesaggio – sociale e morale – che si riflette tumultuosamente dentro di lui. Mentre, nella piccola comunità rurale del New Hampshire che si espande inesorabilmente, la American Youth si oppone a ciò che è estraneo, al progresso e al cambiamento, è Ted a cambiare e formarsi una coscienza, trovando miracolosamente una sorta di redenzione.
La scrittura di Phil Lamarche, quasi esordiente – la sua storia In the Tradition of My Family è stata soggetto di un film – rispecchia la desolazione del paesaggio, la sua scarna essenzialità riproduce realisticamente l’interazione tra i personaggi senza concessioni al sentimentalismo. Il che rende ancora più incisiva e toccante la parabola di Ted, esponente di una “gioventù americana” che cerca punti di riferimento in una realtà difficile e chiusa in sé, segnata dalla solitudine, dall’individualismo e dall’aggressività come forma di espressione, e in cui la famiglia stessa fatica ad assolvere il proprio ruolo di aggregatore. Un romanzo attuale, significativo, con le qualità di un acuto studio psicologico e insieme di un autentico page-turner.

1 comment:

Anonymous said...

lo sto leggendo proprio ora...non so se è solo la mia impressione ma trovo che non sia poi tanto Ted il fulcro di tutto, quanto piuttosto coloro che gli gravitano intorno...il personaggio della mamma è inquietante, il suo ruolo ha un peso ed uno spessore assolutamente da non trascurare, come se fosse un altro "lato" dell'american youth, una "older american youth".
Grace