Monday, January 22, 2007

DAVID SCHICKLER
Baciarsi a Manhattan
Einaudi, pp. 280, €14,00
Traduzione di Giuseppe Strazzeri

Qualsiasi cosa significhi il termine, la newyorkesità esiste. Celebri libri, film, serial televisivi ne sono impregnati: non può essere descritta, ma il suo luccichio è inconfondibile.
Ne sono pervasi anche i racconti di Baciarsi a Manhattan, undici storie unite da tanti fil rouge che si svelano a mano, a mano che la lettura procede. Sono psicopatologie del vivere quotidiano quelle ambientate nelle stanze dell’antico Preemption Building e nei locali alla moda del prestigioso quartiere. Tutti i personaggi di Schickler sono degli eccentrici, portati a fare cose buffe e imprevedibili, ma mai senza una reale e intima motivazione. Anzi, è proprio questa spinta interna che li porta a realizzare la propria identità e che dà a ciascuno dei racconti una profondità che va ben al di là dell’apparente divertissement della trama. Dagli uomini ricchi e carismatici agli oscuri contabili, tutti sono animati dallo stesso idealismo, da un desiderio di mettere a posto le proprie vite, di uscire dalle maglie di un destino troppo spesso sgradevolmente beffardo. E per tutti l’amore e il desiderio appaiono come le uniche linfe vitali possibili. Uomini e donne si alternano nei ruoli di cacciatori o prede in un incalzante girotondo tra locali, appartamenti, aule di università.
L’autore, che con questa raccolta fa il suo debutto, costruisce scene di qualità cinematografica grazie a una scrittura brillante e precisa. Divertentissime, inquietanti e tenere in egual modo, le sue storie prendono in contropiede il lettore, trascinandolo in situazioni da commedia per poi rivelare squarci di inattesa serietà, se non di un mistero spesso smaccatamente fiabesco, altrove quasi metafisico. La sua sublime e distaccata ironia va di pari passo con una curiosità per gli aspetti oscuri e disturbanti dell’animo umano. I suoi personaggi condividono la magica facoltà di capire gli altri dalla luce nei loro occhi, e così fa lui.
Un grande esordio.

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