Friday, October 14, 2011

Austin Wright
Tony & Susan
Traduzione di Laura Noulian
Adelphi
Pagine 408, € 19,50

Susan è moglie in seconde nozze di un medico di successo; mentre il marito è via per lavoro, riceve un manoscritto dal suo ex, Edward, che non sente da vent’anni e che ha sempre sofferto del suo fallimento come scrittore. Il romanzo che manda in lettura a Susan tuttavia si rivela molto più che valido: è una storia agghiacciante, realistica, complessa che avviluppa la donna nella sue serate solitarie. La storia di Tony, stimato professore in viaggio in auto con la famiglia, attaccato da un trio di sbandati che gli rapiscono e uccidono moglie e figlia, e poi le indagini, l’ossessione, i ricordi oscillanti, lo sbandamento mentale dell’uomo, che non trova più sicurezza dietro alle maschere sociali. Pur decisa a valutare con distacco l’opera, Susan si lascia coinvolgere completamente, iniziando a ripensare a se stessa e alla sua vita in rapporto alle vicissitudini di Tony. Cosa ha spinto Edward a scrivere un simile romanzo? Perché proprio lei come prima lettrice? Il libro getterà una nuova luce su Edward? E che significato deve avere per Susan?
Apparso per la prima volta negli anni Novanta senza particolare risonanza, Tony & Susan, dello scomparso Austin Wright, è stato ripubblicato nel Regno Unito dalla Atlantic, che lo ha lanciato come un grande romanzo americano da riscoprire. E in effetti: a differenza di tanti libri-sui-libri carini e innocui (quelli in cui romanzi perduti celano segreti) o eccessivamente astratti e teorici, Tony & Susan mostra la scrittura – e la lettura stessa – come atti viscerali, che trasformano le persone in modi imprevedibili. Mentre Tony scivola impotente in una spirale di brutalità, la sua identità sembra vacillare e mutare con gli eventi, come quella della stessa Susan. Tra i tanti spunti di questo romanzo, disturbante e coinvolgente fino all’ultima pagina, c’è l’impossibilità di capire fino in fondo gli autori: esiste solo il dialogo imperfetto tra noi e il libro, i suoi misteri e interrogativi, le nostre arbitrarie e monche deduzioni.