Thursday, February 12, 2009

Alexander McCall Smith
Il buon marito
Traduzione di Stefania Bertola
Guanda
pagine 234, € 15

Originario del Rhodesia, professore di legge, McCall Smith è noto come autore di libri per ragazzi e di svariate serie narrative di successo. Quella dedicata a Mma Ramotswe è la più nota ai lettori italiani, che attraverso romanzi quali Le lacrime della giraffa e Morale e belle ragazze hanno imparato a conoscere il variopinto universo della investigatrice del Botswana. Mma detta “Precious”, pionieristica fondatrice della No.1 Ladies’ Detective Agency, vive nell’ottavo libro della serie l’ennesima avventura a tinte gialle. Una sequenza di decessi inspiegabili all’ospedale del Botswana, il pedinamento del marito (forse) fedifrago di una donna arrogante, il misterioso furto in una tipografia: questi sono i casi che vedono impegnati rispettivamente Precious, il marito JLB Matekoni, meccanico prestato temporaneamente all’investigazione, e la segretaria di Precious, Grace Makutsi, che si è auto-promossa “detective associata”.
L’esile trama gialla è in realtà un pretesto per esplorare la natura umana attraverso l’occhio attento di Mma Ramotswe, donna dalla natura contemplativa e dal cuore buono che ha scelto di investigare per aiutare la gente. Il vero co-protagonista è il Botswana, ritratto nella pienezza dei suoi colori e nel calore umano del suo popolo, paese per cui Precious, di etnia Tswana, prova un fiero spirito patriottico e di cui rappresenta, nelle abitudini e persino nel fisico, la tradizione. Una filosofia garbata ma solida pervade tutto il romanzo, nelle cui pagine ricorre spesso la parola gentile: gentile è la disposizione d’animo della detective verso la gente, le sue debolezze e i suoi errori, e il caratteristico modo di affrontare le difficoltà di ogni giorno con un sorriso e una tazza di tè rosso. Il romanzo stesso è una storia gentile, dallo stile garbato e piacevole anche se ingenuo e a tratti eccessivamente prevedibile.